Uovo in purgatorio, pizz e fuoje, garganelli cacio e ova… lo sappiamo, avete già l’acquolina in bocca.
Immaginate poi uno chef, in un bosco, cucinare su una pietra: il gioco è fatto!
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Il nostro primo speaker è lo chef 𝗗𝗮𝘃𝗶𝗱𝗲 𝗡𝗮𝗻𝗻𝗶, nato e cresciuto a Castrovalva, un angolo incantevole dell’Abruzzo che ha ispirato persino Escher.
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Davide ha trasformato la sua passione per la cucina in una vera e propria filosofia di vita: il suo grido, “J sò wild”, riassume perfettamente la voglia di riscoprire le radici e la tradizione culinaria in modo autentico e innovativo, dimostrando che una dimensione più umana, anche nell’alta cucina, esiste.
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Dopo un’ottima formazione e importanti esperienze all’estero, Davide ha fatto un passo audace, ritornando alle sue origini per gestire la Locanda Nido d’Aquila.
Come racconta lui stesso: “un giorno, dopo il primo lockdown, mia madre mi vide sul divano, depresso, e mi gridò di reagire. Mi chiesi allora cos’è che mi rendeva felice. Presi mio padre e lo trascinai nel bosco”.
Qui ha dato vita ad un format unico che unisce cucina e natura, conquistando il cuore del pubblico e diventando un volto noto del programma “È sempre mezzogiorno” su Rai1.
La prossima speaker che vi presentiamo è Denise D’Angelilli, in arte @dueditanelcuore o zia duedita, talentuosa copywriter e content creator, nota per il suo approccio fresco e innovativo alla comunicazione.
Con un forte background nel marketing e nella scrittura creativa, Denise ha saputo conquistare un pubblico sempre più ampio, grazie alla sua capacità di raccontare storie autentiche e coinvolgenti.
Millennial, romana, ansiosa: da più di 10 anni si occupa di comunicazione digitale soprattutto per progetti legati alla musica, alla tv e alla parità di genere. Ha scritto progetti con X Factor, Netflix, Nuvenia, Rolling Stone, Billboard, Sony Music Italia.
Nelle sue vite precedenti è stata: una triathleta, una gelataia, una commessa e una giornalista di musica e spettacolo.
È stata inviata del programma Openspace su Italia 1, opinionista nel programma Help su Rai 2 e speaker della rubrica “I Wanna Rock” in onda su Radio Freccia.
Modera e presenta eventi e nel tempo libero infuoca le piste come dj.
Sui suoi profili Instagram parla soprattutto di musica, eventi, salute mentale, femminismo (coatto) sport e amori disperati.
𝗟𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝘀𝗽𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗲𝗮: Denise si sarà mai annoiata? Lo scopriremo insieme!
Il tema dell’edizione 2024 del #tedxvasto, la 𝗡𝗢𝗜𝗔, è sicuramente pieno di sfaccettature. Un sondaggio tra i nostri volontari mostra come sia sinonimo di mancanza e tempo perso ma anche di riflessione e quiete.
Ed è proprio per questo che abbiamo fortemente voluto 𝗚𝗶𝗮𝗻𝘃𝗶𝘁𝗼 𝗙𝗮𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 come speaker, giovane pugliese che ha declinato la 𝗡𝗢𝗜𝗔 in maniera poetica, con il suo progetto social @vita________lenta.
Nato a Conversano, in provincia di Bari, si è trasferito a Milano per studiare design della comunicazione e poi design dei servizi al Politecnico.
Gianvito è un creatore di contenuti noto per il suo approccio unico e autentico alla vita. Con una forte presenza sui social media, ha ispirato molti a trovare bellezza nella lentezza e nel vivere il momento presente. Vita lenta è il suono delle cicale, il bucato steso, una persona che dorme, guardare il mare al tramonto, annoiarsi senza sentirsi in colpa, “un esercizio a farci bastare la realtà già piena e meravigliosa anche se non succede assolutamente niente”.
Chi usa i social ormai è abituato a leggere #adv, #supplied ed altri hashtag che identificano il tipo di rapporto tra un content creator e un brand.
Troppi inglesismi? Volete avere le idee più chiare? Ecco perché abbiamo invitato Giovanni Brugnoli, leader nel campo dell’influencer marketing e fondatore di Aurora Talent Agency, un’agenzia innovativa dedicata a valorizzare i creator e a mettere in luce le loro potenzialità.
Con un’esperienza consolidata nel settore, Giovanni ha lavorato a stretto contatto con numerosi brand, aiutandoli a costruire strategie efficaci per raggiungere il loro pubblico attraverso influencer autentici e di talento.
𝗟𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮: i creator non sono solo veicoli di promozione, ma veri e propri partner strategici nella creazione di contenuti coinvolgenti e significativi.
Un esperto di storytelling e analisi dei trend, Giovanni è sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo digitale e delle piattaforme social, il che lo rende uno speaker imperdibile per chiunque desideri comprendere il futuro del marketing.
Ci travolgerà con la sua passione e determinazione. Fattori che, uniti allo studio, le hanno permesso di guidare l’azienda di famiglia e innovarla, diventando titolare di quarta generazione nel 2019.
Giulia Cataldi Madonna è nata a L’Aquila nel 1992. Ha studiato agraria presso l’Università Cattolica di Piacenza, specializzandosi in viticoltura ed enologia. La sua tesi di laurea su “Cataldino: un rosato integrale” è stata lo spunto per il libro “Il vino è rosa”, scritto insieme al padre e pubblicato a Gennaio 2024.
La sua passione per il territorio si riflette nel modo in cui produce i suoi vini, utilizzando pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Giulia ha sempre rappresentato l’azienda durante le fiere e gli eventi ma con una regola precisa: «Ovunque tu sia, devi tornare per fare la vendemmia».
Noi non vediamo l’ora di incontrarla e, con la sua guida, mettere in risalto l’identità dei vini, rendendoli non solo una bevanda, ma un vero e proprio racconto di luoghi e tradizioni.
Attraverso la cronaca e i media, temi come il bullismo e la violenza di genere sono diventati sempre più argomenti di dibattito e riflessione.
Conoscerli e affrontarli con uno approccio scientifico e inclusivo, trasversale a tutte le generazioni, può essere la chiave per arginarli.
Ecco perché abbiamo invitato 𝗚𝗶𝘂𝘀𝗲𝗽𝗽𝗲 𝗕𝘂𝗿𝗴𝗶𝗼, Professore Ordinario di Pedagogia Generale e Sociale all’Università “Kore” di Enna e Direttore della rivista scientifica “Pedagogia delle differenze”.
Con una carriera accademica prestigiosa, ha dedicato la sua vita professionale ad esplorare le dinamiche sociali e culturali che influenzano l’apprendimento e la formazione.
Le sue ricerche si concentrano su tematiche cruciali, come adolescenza e violenza, bullismo omofobico, che contribuiscono a formare le future generazioni di educatori e pedagogisti.
Attraverso conferenze, pubblicazioni e progetti, Burgio promuove un’educazione capace di rispondere alle sfide contemporanee e di preparare gli studenti a diventare cittadini consapevoli e attivi.
Ricordiamo il suo lavoro come coordinatore nazionale del gruppo di lavoro “Intersezioni pedagogiche. Sessi, generi, sessualità” costituitosi all’interno della Società Italiana di Pedagogia.